Qualche settimana fa, piena di speranza e ottimismo, vi ho raccontato del progetto della lavanderia, quel piccolo spazio che abbiamo nel retro cucina che ha un disperato bisogno di TLC*.
Dopo giorni passati letteralmente con il metro in mano sono arrivata a queste conclusioni:
1. ho bisogno di un piccolo lavabo, utile per pulire scarpe e altre cose che non voglio fare in bagno o in cucina
2. non voglio nascondere gli elettrodomestici
3. la lavastoviglie va rimessa in cucina {e qui iniziano i problemi, ve ne parlo più giù}
4. il pavimento in vinile può essere la soluzione giusta per coprire quello orrendo che abbiamo adesso.
Nel post della volta scorsa non ho specificato che in questo spazio non ho bisogno di fili per stendere perché ho già una zona predisposta al primo piano.
Ho anche trovato una foto dal catalogo Ikea che mi ha dato diverse idee:
Nel mio caso la situazione sarà invertita, lavatrice a destra e lavello a sinistra.
Sotto al lavello il pensile sarà aperto {o parzialmente nascosto con una tendina} perché ci voglio mettere la cassetta dei bisogni di Penny Lane.
La parte in alto invece vedrà da una parte i pensili chiusi che ho già ma montati uno sopra all’altro, in modo da sfruttare tutto lo spazio fino al soffitto, di fianco invece metterò due scaffali Enhet proprio come quelli della foto, ma anche in questo caso montati uno sopra all’altro. Mi seguite?
In questo modo avrò un sacco di spazio di storage chiuso per i detersivi, le cose per la pulizia e i “vari ed eventuali” che non si sa mai dove mettere {tipo lampadine, batterie, manuali degli elettrodomestici, etc.}. Dall’altro lato invece storage aperto, con uno scaffale per posizionare il forno microonde e il resto per libri di cucina o cesti.
Per la palette invece mi sono fatta ispirare da questa foto di Flexa e dal colore dell’anno 2020, Tranquil Dawn:
Sempre grazie a Ikea invece {che ovviamente mi viene comoda da consultare anche in loco!}, ho fatto una shopping list delle cose che mi serviranno.
Oltre ai già citati pensili ho aggiunto anche una scarpiera per le scarpe “da battaglia” che usiamo nelle passeggiate, un appendiabiti, i pomelli in legno da aggiungere ai pensili che già ci sono, luci con faretti regolabili, un tappeto super resistente, il piano di lavoro con pattern a terrazzo e il pavimento in vinile che ricorda il cemento {di un altro negozio olandese di fai da te}.
Ora, voi direte “brava, hai già fatto tutto, quando cominciano i lavori?”.
Il problema è che per il momento il progetto rimane sulla carta.
Spostare la lavastoviglie in cucina è fattibile, quella che abbiamo adesso è in effetti quella dei vecchi proprietari che però non essendo ad incasso abbiamo preferito spostare quando abbiamo rifatto la cucina {quella di prima era davvero oscena}.
Ma mettere una nuova lavastoviglie implica diversi passaggi {scrivo ok per le cose fattibili}:
1. acquistare una lavastoviglie nuova {ok}
2. smontare un armadietto di quelli già presenti e salvare il fronte per applicarlo alla lavastoviglie nuova, visto che questo modello non è più in produzione {ok}
3. aggiungere una presa di corrente
4. rivedere l’impianto idraulico per lo scarico e carico dell’acqua
Questi ultimi due passaggi hanno bisogno di essere effettuati da personale qualificato e qui arrivano i problemi. Vista la situazione recente, i bimbi a casa da scuola a tempo indefinito, noi stremati, è praticamente impossibile procedere, ci manca il tempo materiale per chiamare, prendere appuntamenti, organizzare le visite e presiedere ai lavori.
Per cui il progetto per il momento rimane in attesa di tempi migliori, speriamo che la vecchia lavastoviglie non ci abbandoni altrimenti sono guai!
*tender loving care
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