Immancabilmente, ogni volta che dipingo qualcosa {e succede molto spesso!} arrivano sempre tantissime domande sul metodo che utilizzo, i colori, i pennelli etc.
La cosa più semplice è quindi racchiudere tutto in questo post, che mano a mano aggiornerò se ci sono altre informazioni utili che vale la pena di condividere.
Per prima cosa lasciatemi dire che questo è solo il MIO metodo, sono sicura che ce ne sono altri che vanno altrettanto bene. Questo è quello che funziona per me e che ho sempre usato fino adesso.
Proprio per questo motivo in fondo al post ci sono due testimonianze che ho raccolto dalle mie amiche Sarah e Sara, che hanno accolto con entusiasmo la mia richiesta di condividere sul mio blog il loro modo di procedere.
Un altro consiglio: se avete dubbi chiedete sempre ai commessi dei colorifici o dei negozi specializzati.
Sapranno indicarvi il tipo di vernice esatta in base a cosa dovete fare, e il giusto pennello o rullo da utilizzare.
VERNICI E COLORI
Io uso esclusivamente colori all’acqua, questo perché non puzzano e sono atossici {quindi perfetti se avete bimbi}. In questo modo posso dipingere all’interno, senza dover spostare i mobili fuori o chiedere continuamente aiuto.
Per cui se devo dipingere un mobile lo dipingo direttamente nella stanza in cui verrà posizionato.
I colori all’acqua asciugano molto in fretta ma rischiano di rovinarsi prima. Quindi se dovete dipingere un pavimento usate della vernice apposita, che resiste al calpestio.
Io uso pitture specifiche per i vari utilizzi: quella murale per i muri e quella per il legno per i mobili.
PENNELLO O RULLO?
Io di solito per i mobili utilizzo i pennelli, soprattutto perché le superfici da dipingere sono solitamente contenute.
I rulli invece li preferisco per il muro. Non uso mai quelli grandi perché poi impregnandosi di colore diventano molto pesanti da gestire. Preferisco usare i rulli piccoli, ci metto magari un pochino di più ma le mie braccia ringraziano!
Per quanto riguarda i rulli non uso mai quelli lisci, non prendono/rilasciano il colore come desidero.
PITTURA STEP BY STEP
1. Per prima cosa proteggo la superficie. Come dicevo solitamente dipingo in casa, quindi proteggo il pavimento con una coperta da trasloco e ci appoggio sopra l’oggetto che devo dipingere. La coperta non solo protegge, ma è comoda se dovete spostare di poco l’oggetto senza toccarlo o sollevarlo.
2. Poi passo alla valutazione di cosa devo fare prima. È un mobile già trattato o è grezzo?
Se è già trattato bisogna prima passare la carta abrasiva, se è grezzo invece non è necessario.
[Esempio: il mobile IVAR di Ikea non ha bisogno di trattamenti. Il mobile azzurro che ho fatto qualche settimana fa è stato trattato prima con una piccola smerigliatrice].
Alla fine pulisco con un panno umido per togliere eventuali tracce di polvere rimaste.
3. Quando il mobile è pronto parto con con una prima mano di vernice, senza utilizzare nessun primer. C’è chi lo fa, io no.
Stendo molto bene il colore “tirando” la vernice. In questa prima fase non è necessario essere troppo precise, il colore però deve coprire tutto il mobile o l’oggetto.
Quando finite la prima mano lasciate asciugare {con la pittura all’acqua di solito quando finite, la parte dove avete iniziato è già asciutta}.
4. A questo punto io passo direttamente con la seconda mano. Un altro metodo è quello di utilizzare di nuovo la carta vetrata prima di procedere. Sono onesta: sono pigra e non lo faccio mai.
5. Se con la seconda mano la pittura è stesa bene e non ci sono imperfezioni, il lavoro è finito. Di solito io faccio sempre almeno tre mani. Il numero di passate comunque varia, non c’è una regola. Non passo mai un finish perché per la vernice all’acqua non è necessario.
PICCOLI CONSIGLI
A. Tra una passata e l’altra {o se devo continuare il giorno successivo}, lascio il pennello in un sacchetto di plastica e lo chiudo bene in prossimità del manico. In questo modo non si seccherà!
A volte uso il guanto in plastica che utilizzo per dipingere.
B. Scegliere colori di qualità: farete meno passate e il colore avrà un risultato migliore. Io opto sempre per Flexa in finitura opaca, che in Italia trovate come marchio Sikkens.
C. Verso il colore in una apposita vaschetta di plastica che fodero prima con della carta d’alluminio: in questo modo non sono costretta a buttare via la vaschetta una volta finito il lavoro, ma mi basta gettare solo i fogli di alluminio sporchi.
COME FA SARAH TOGNETTI?
Sarah la conoscete tutti, è la regina dello shabby chic {contaminato di nordico e industrial } in Italia, portavoce di uno stile unico, elegante e sempre alla ricerca di nuove prospettive.
Da tanti anni di occupa di restyling di mobili e qui ci svela il suo step by step:
Per prima cosa inizio passando una carta da 120 per “togliere il pelo”, un gergo tecnico che indica proprio l’azione di far diventare la superficie liscia e pronta per la pittura.
Se decido di usare una pittura murale all’acqua, come faccio spesso, la prima mano viene data senza diluire il colore mentre nella seconda diluisco il colore con un pochino di acqua. Diluisco solo la parte che utilizzo, non metto mai l’acqua nella latta, altrimenti questa va a rovinare la pittura perché la fa marcire. Se invece il colore è già aperto ed è stato utilizzato precedentemente, allora diluisco anche per la prima passata.
Uso pennelli piatti con setole morbide, tirando bene il colore. Una volta asciutto passo la cera neutra che preferisco tendente al bianco, in modo che non faccia diventare il colore troppo giallo e caldo {soprattutto se sto dipingendo qualcosa di chiaro}.
Se invece il mobile ha bisogno di una protezione più resistente perché magari posizionato all’esterno o in ambienti come il bagno o la cucina, lo dipingo con uno smalto all’acqua opaco {sempre due mani} che non ha bisogno di nessuna cera.
I miei brand preferiti sono Farrow and Ball, Oikos e Max Meyer.
Grazie Sarah, sei stata un tesoro! Vi consiglio di leggere questo articolo in cui spiega come sverniciare degli sgabelli precedentemente pitturati e questo in cui schiarisce un pavimento in legno.
COME FA SARA MANZONI?
Un’altra Sara che ricorderete dai viaggi in Svezia fatti con le Nordic Love e per le tante e belle collaborazioni, tra cui il Lagom style retreat.
La sua missione è dare una seconda opportunità a mobili e complementi di pura ispirazione nordica, le sue pinnstol sono ormai un marchio di fabbrica!
Per prima cosa: io consiglio in generale pennelli piccoli o medi, mai enormi, perché raccoglierebbero troppo colore.
Per le superfici piccole amo quelli di Ikea che si trovano nel reparto giochi per i bimbi.
Prima di dipingere, scartavetro la superficie con una piccola macchina o a mano dove necessario. A volte uso anche coltelli o bisturi nel caso di molte mani di colore da eliminare. Ovviamente lavo poi il mobile con una spugna imbevuta di acqua e asciugo.
La mia tecnica è lenta ma porta un buon risultato nel tempo, perché il colore dura più a lungo. Molte mani con poco colore alla volta. Il pennello non deve mai grondare colore, ma anzi, deve essere appena sporco. Le mani vanno date sempre nella stessa direzione ( che è quella naturale del legno) e il colore va tirato un po’ come se fosse sulla tela di un dipinto.
Bagno il pennello con acqua quando diventa troppo secco e mi accorgo che il pennello scivola male. Lo asciugo appena e lo immergo di nuovo nel colore. Tolgo l’eccesso e riprendo a dipingere. La quantità di colore deve essere sempre la stessa, poco alla volta per molte volte.
Qualora si voglia dipingere grandi superfici (il top di un mobile per esempio) consiglio una scartavetrata leggera (con carta di grana finissima) dopo l’ultima mano data, per eliminare l’effetto pittura e rendere il tutto molto omogeneo.
Non c’è testo migliore o insegnante migliore della pratica! La tecnica migliora grazie ad essa!
Grazie Sara, tantissimi preziosi consigli e trucchetti!
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