Venerdì scorso, complice un cambio di programma dell’ultimo minuto, mi sono ritrovata a casa e ho deciso quindi di cogliere la palla al balzo e iniziare il mio progetto di riorganizzazione della Happy House di cui vi parlavo qui.
Intanto parto con il dire che non ho letto nessun manuale, nessun articolo di blog o di giornale che parlano dell’argomento e non ho intenzione di farlo. Non per presunzione, ma solo perché so già benissimo COSA voglio fare e COME farlo. Sono una persona piuttosto organizzata, so qual è il mio limite di sopportazione al caos e so quali sono le cose superflue di cui voglio liberarmi.
E non voglio assolutamente nascondermi dietro all’idea che avendo dei bimbi io debba per forza essere circondata dal caos. NO GRAZIE! Se devo essere sincera poi, loro sono quelli che in assoluto creano meno caos in casa! I giochi vanno a rotazione, i vestiti anche e non ho intenzione di dover sacrificare lo spazio in comune del living e farlo diventare una stanza dei giochi. Si tratta di uno spazio comune e deve essere fruibile da TUTTI, con regole e spazi ben precisi. Eh lo so, sono nazi, pazienza.
Torniamo alla camera da letto. Ho iniziato con l’armadio a muro. È diviso in tre sezioni: piano alto per borse e sciarpe, piano intermedio per biancheria intima, abbigliamento da casa e abbigliamento sportivo, piano basso per scarpe.
Le borse e le sciarpe erano già a posto, proprio un paio di mesi fa avevo fatto pulizia in quel reparto e non sono intervenuta.
Le scarpe hanno subito un trattamento veloce perché anche quelle erano appena state sistemate; ho semplicemente spostato quelle estive nell’armadietto all’ingresso e ho messo via quelle invernali {nel frattempo ne ho eliminate circa 5 paia}.
La parte centrale è quella che necessitava di più attenzione e riorganizzazione. I pigiami, l’abbigliamento sportivo e le calze avevano già una loro scatola apposita, per cui li ho solo risistemati e ho eliminato alcuni pezzi vecchi. L’abbigliamento da casa è stato selezionato e ho tolto di mezzo tante cose che ormai non mettevo da anni o che erano ormai troppo rovinate. La mia biancheria personale invece è organizzata in un vecchio carrellino Ikea ormai semi-distrutto.
Siccome dalla sistemazione ho ricavato un po’ di spazio extra, ho deciso di mettere qui le cose di Alberto che erano nel mobiletto Ikea vicino alla sua parte del letto, le magliette intime e il suo abbigliamento da casa. In questo modo ho “alleggerito” un po’ la sua parte del letto.
Ho quindi deciso di investire 30 euro e comprare un nuovo mobiletto contenitore e due organizer da armadio {tutto Ikea}, in modo che lo spazio fosse più organizzato, anche visivamente.
COSA HO IMPARATO?
1. Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa: dividere per genere e per utilizzo.
2. Avere tutto diviso in scatole aiuta tantissimo nel mantenere l’ordine, il fatto che siano trasparenti poi facilita nell’intercettare subito cosa c’è all’interno.
3. Il carrellino aperto è perfetto per le cose più piccole che utilizzo più spesso e che voglio tenere a portata di mano.
4. Sfruttare tutto lo spazio in altezza, con i contenitori da appendere all’asta dell’armadio.
5. Eliminare tutto quello che è troppo vecchio, consumato o che non mi appartiene più in fatto di stile.
Alla fine della giornata ho totalizzato: 4 sacchi di vestiti da donare {due nostri e due dei bimbi}, 2 sacchi con vestiti o oggetti da buttare, 2 sacchi con oggetti {per lo più giochi} da portare al mercatino.
Giochi, sì perché non mi sono fermata alla nostra stanza, ma ho proseguito verso la camera di Leo. Quello però ve lo racconto la prossima volta!
Vincenzo dice
“Si tratta di uno spazio comune e deve essere fruibile da TUTTI, con regole e spazi ben precisi. Eh lo so, sono nazi, pazienza”
Chapeau! 🙂
Ed io che pensavo di aver avuto una mamma severa…
Scherzo naturalmente, ma mi ha fatto troppo ridere.
Buona giornata!
Ilaria Chiaratti dice
Ah ah ah!!!
Diciamo che “seleziono” gli argomenti su cui essere severa: un minimo di ordine in casa ed educazione.
Per il resto c’è tempo 😉