Finalmente dopo ANNI, posso considerare chiuso il capitolo lavanderia.
Ad essere super puntigliosi ci sono ancora un paio di cosine che vorrei rifinire, ma direi che mi posso considerare soddisfatta dei lavori.
Questo spazio nel retro cucina era diventato ormai uno di quegli spazi di casa che quando ci passi chiudi gli occhi perché non riesci più a tollerarli, avete presente?
Per motivi diversi è sempre finito alla fine della lista dei lavori “importanti” e quindi si è trascinato fino a quando non è stato più possibile ignorarlo. Nel nostro caso la goccia (reale!) che ha fatto traboccare il vaso sono stati proprio i vecchi tubi del vano toilette che andavano sostituiti.
Abbiamo colto la palla al balzo e ci siamo detti che era il momento giusto per affrontare questa sfida.
In questo post di qualche mese fa vi avevo spiegato le idee e le esigenze per questo spazio che è stato modificato anche nella planimetria.
Un muro è stato abbattuto ed è stata creata una zona separata che funge da lavanderia ma anche da zona “organizzazione” per la raccolta differenziata ma anche per tutti quegli oggetti che di solito non si sanno mai dove collocare.
La scelta della scaffalatura non è mai stata messa in discussione, già dall’inizio sapevo che sarebbe stata una composizione IVAR di Ikea. Trovo che sia la migliore in assoluto per rapporto qualità/prezzo, ha infinite soluzioni e può essere facilmente modificata anche in futuro, aggiungendo, togliendo o spostando le mensole.
Un’altra scelta che sin dall’inizio è stata un punto fermo è stata la scelta del nuovo pavimento. Per me era fondamentale rispettare l’età e lo stile della casa, quindi ho optato per un pavimento che qui viene chiamato “terrazzo”, molto simile a quello che abbiamo all’ingresso di casa.
Una richiesta che invece è venuta da Alberto è stata quella di avere una zona lavoro per effettuare le piccole riparazioni di casa, uno spazio dedicato che fosse sempre pronto all’uso.
Ho quindi dedicato la zona corta della IVAR a questo scopo, aggiungendo un cassetto dove ho suddiviso tutti gli attrezzi da lavoro. Per finire, al muro ho appeso un pannello portaoggetti sempre di Ikea (questo).
La parte lunga della scaffalatura invece prevede degli spazi aperti dove ho messo cesti in rattan e scatole per organizzare e uno scaffale chiuso dove invece sono raccolti tutti i prodotti per la pulizia.
Sotto è posizionata la lavatrice e lo spazio a fianco sarà invece un giorno utilizzato per l’asciugatrice, di cui stiamo meditando l’acquisto. E anche il forno a microonde ha un suo spazio dedicato.
Il montante della scaffalatura invece l’ho usato per appendere altri cesti (uno per le mollette, uno per i dispenser del detersivo) e piccoli oggetti, tipo uno scopino e l’asse da stiro portatile.
La parte che preferisco è che dalla cucina adesso è tutto nascosto!
Basta chiudere la porta scorrevole in legno e non si vede nulla. Ho anche aggiunto dei ganci alla porta, in modo da poterla utilizzare come spazio extra per appendere gli zaini dei bimbi o le giacche bagnate se si arriva dal retro cucina.
Per oggi è tutto, in un altro post vi mostrerò invece il vano toilette!
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