Nel mio lavoro non mi stanco mai {oh bè, mi stanco, ma in un altro modo!}. Non mi stanco mai di imparare, non mi stanco mai di conoscere e ogni progetto mi lascia sempre qualcosa.
E oggi voglio parlarvi un po’ più dell’aspetto concettuale, partendo da un lavoro che ho fatto per Santamargherita {e che trovate per intero qui nel loro sito}.
Mi hanno inviato alcuni dei loro rivestimenti e da lì sono partita per creare due moodboard diverse.
In fase di progettazione di un ambiente, o quando preparo un restyling per un cliente, parto sempre dall’individuazione di colori e rivestimenti. Sono questi due imprescindibili punti di partenza di cui mi avvalgo a definire il mood di una stanza e la sua funzione finale.
Se i colori mi aiutano a creare la giusta atmosfera, i rivestimenti invece sono funzionali all’ambiente e quindi necessitano di ponderate considerazioni nei primi stadi di stesura del lavoro. Potrei dire che i colori sono “il cuore” e i rivestimenti “la mente”.
L’armonia tra “il cuore” e “la mente” diventa così la chiave di lettura che definisce tutto il lavoro successivo: la scelta degli arredi, dei punti luce, degli accessori e dei dettagli.
Le mie mood board, che realizzo sempre prima di iniziare un nuovo progetto, cercano di mixare tutti questi elementi per fornire al cliente un’idea generale di come sarà il risultato finale.
La prima mood board è pensata per la cucina di un loft urbano, abitato da una fotografa che si occupa prevalentemente di food styling e che lavora spesso da casa. La richiesta della committente è semplice: dividere idealmente la zona cucina e fare in modo che diventi un “set” fotografico per i suoi lavori da free-lance. Trattandosi di un loft, cioè un ambiente unico senza divisioni strutturali a separare gli ambienti, ho deciso di conferire una certa “drammaticità” all’ambiente cucina tanto caro alla mia cliente. Per il piano di lavoro di questo ambiente ho quindi pensato a “Vulcano”, un rivestimento in quarzo della linea WEAVE di Santamargherita, una collezione dall’aspetto vellutato ispirata alle più preziose ardesie naturali.
Per il rivestimento a parete invece, ho deciso di affiancare “Nero stardust”, un altro rivestimento in quarzo questa volta però con una finitura lucida contraddistinta da piccoli punti di luce che rendono la texture dinamica e preziosa.
Questi due rivestimenti giustapposti creano un look industrial perfetto per il loft urbano della mia giovane cliente e il colore scuro di entrambi definisce l’ambiente cucina e lo separa idealmente dal resto dell’abitazione. Per quanto riguarda invece i dettagli di stile, ho pensato di proporre una carta da parati semplice e minimal, su sfondo bianco e con dei delicati soffioni neri e che potrà essere utilizzata in una nicchia o per definire l’angolo colazione. Un elemento che porta il giusto equilibrio di leggerezza e alleggerisce lo sguardo. Non può mancare l’elemento di “rottura”, quel dettaglio insolito che mi piace inserire nei miei progetti; in questo caso si tratta dei piccoli accenti in legno naturale, che contrapposti ai rivestimenti in quarzo forniscono un gioco materico inaspettato e fuori dal comune. Il mood industriale invece è enfatizzato dalle luci semplici in filo di metallo e negli accessori come il portacandele in pietra grigia e dal pattern geometrico in bianco e nero dei tessuti.
La seconda mood board è pensata per la cucina di un b&b in collina; la proprietaria in questo grande ambiente organizza lezioni di cucina per ospiti stranieri e una volta a settimana gestisce un knitting club. La richiesta è quindi quella di avere uno spazio luminoso e accogliente, che porti con se’ dettagli più tradizionali ma reinterpretati in chiave moderna e contemporanea. L’ambiente dovrà ospitare oltre ad una grande zona di preparazione dei cibi, anche un piccolo angolo relax con poltrone vintage di famiglia per il club di knitting che qui si ritrova.
Essendo la cucina parzialmente già presente, per questo progetto mi sono concentrata sui rivestimenti per il pavimento e ho deciso di creare un gioco geometrico utilizzando questa volta il marmo. Per la porzione maggiore di pavimento ho scelto il marmo “London”, che fa parte della Linea ‘900 Santamargherita e si ispira al terrazzo alla veneziana degli inizi del secolo scorso. Il materiale, originariamente in cemento con graniglie di marmo, è riproposto in un mix di marmo-resina, con caratteristiche tecniche superiori che lo rendono ideale per l’utilizzo in ambienti ad alto traffico, come appunto la cucina di questo b&b.
Per dare ancora più importanza alla nuova isola centrale che caratterizzerà questo grande ambiente e fulcro delle lezioni di cucina della committente, ho scelto il marmo “Rosa Perlino” per rimanere sugli stessi toni del rosa antico ma più intenso. La palette che ho scelto parte proprio da questi due rivestimenti in marmo, che contengono entrambi delicate tonalità di rosa. Ad affiancarle ci sarà un grigio molto chiaro e desaturato per la cucina e un mattone intenso che ho scelto per il rivestimento delle poltroncine vintage. A questa palette si aggiungono piccoli dettagli in pelle per le maniglie della cucina che ne amplificherà la luminosità e darà carattere a questo ambiente.
Come si può vedere nelle due mood board, senza dubbio la scelta del rivestimento è molto importante per caratterizzare un ambiente e per definire la personalità di una stanza. Scegliere la giusta tonalità, il giusto materiale e la giusta combinazione di arredi, punti luce, accessori e dettagli fa la differenza nel risultato finale.
Sono convinta che per rendere uno spazio elegante e senza tempo ci sia bisogno di ricerca; una ricerca che parte scegliendo prodotti e rivestimenti duraturi e di alta qualità. Seguire l’istinto aiuta nel definire il proprio mood personale e a dare quel tocco unico che fa diventare una semplice abitazione una vera “casa”.
Monica dice
Grazie per condividere questa esperienza, non si finisce mai d’imparare!
Ilaria Chiaratti dice
Grazie Monica! Anche io non smetto mai di imparare ^_^